Opinione:Mulini ad acqua per energia pulita

Da Venicewiki, il wiki di Venezia


Nel corso dei telegiornali delle tre reti RAI del 12 maggio 2010 è stata data molta enfasi sul fatto che le dighe foranee delle bocche di porto, rifatte ed allungate a causa dei lavori di costruzione del MOSE, costituite da grossi blocchi di marmo, si siano popolate di numerosi pesci, crostacei, bivalvi e coralli tanto da diventare “ un ulteriore richiamo turistico per la città di Venezia”.

A parte il fatto che Venezia non ha bisogno di essere sponsorizzata dal punto di vista turistico, ma è lei il catalizzatore delle sponsorizzazioni altrui che utilizzano la città lagunare come veicolo dei propri messaggi pubblicitari.

Sembra, dunque, secondo il pezzo mandato in onda, che se c’è ancora pesce in laguna lo dobbiamo alle dighe rifatte nel 2003 e quindi al MOSE, quando invece in laguna, considerata da sempre la nursery di orate, branzini, seppie, sembra che, per il fondo troppo liscio e per la grande velocità delle correnti alle bocche di porto, non entri più quel quantitativo di pesce che i pescatori di lunga esperienza c raccontano.

Giustamente il biologo intervistato non dava nessun segno di grande scoperta nell’identificare questa specie di bivalva o quel tipo di alga. Si sa che anche negli acquari di casa si inseriscono di proposito dei sassi, una brocca rotta, una pianta acquatica per far sembrare ai nostri pesciolini di essere in un ambiente naturale e selvaggio, figuriamoci se costruiamo agli abitanti del mare un nascondiglio, un riparo, una apertura per potersi nascondere dai predatori o per poter predare senza essere visti.

Piuttosto che sottolineare l’aspetto naturalistico bisognerebbe puntare il dito sui danni fatti ed ormai irreparabili che le dighe del MOSE hanno portato, visto i grandi spostamenti di marea che ogni giorno trasportano con una velocità spaventosa, la massa d’acqua che serve da respiro al grande serbatoio lagunare. Si potrebbe sfruttare il naturale spostamento di questo enorme potenziale energetico per muovere semplici pale, che in Olanda chiamano mulini ad acqua, per la produzione di energia pulita a bassissimo costo alla quale potrebbe trarne beneficio la comunità tutta, se non direttamente gli enti pubblici che potrebbero avviare l’iniziativa.

Potrebbe essere addirittura l’inizio dello smantellamento totale dei motori a scoppio nell’intero Lido di Venezia, dimostrando al mondo che si può diminuire in maniera sensibile l’uso di gas naturali e derivati del petrolio. <Rating> Dai un voto... 1 - Scarso 2 - Sufficiente 3 - Medio 4 - Buono 5 - Ottimo </Rating>